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Primavera in Alto Adige

Tradizione & Storia

Una grande storia, un presente affascinante - Hotel Saltauserhof in Val Passiria – Merano – Alto Adige

Tradizione e innovazione: osservazioni sui bei tempi passati e su ciò che di bello è rimasto. Vi invitiamo in questo viaggio nel passato che va dal XII secolo al nuovo millennio. Il Saltauserhof è intriso di storia: venite a scoprirla.

Una delle stazioni di sosta più antiche della valle, al confine tra il territorio del Burgraviato e la Val Passiria, già nel 1254 il Saltauserhof fungeva da dogana per il Conte di Tirolo. Si suppone tuttavia che questa stazione di ristoro abbia origini ben più antiche poiché sin dall'anno 15 a.C. una strada romana conduceva al Passo Giovo e le denominazioni "saltus" (gola, canale) o "saltuosus" rimandano sia al nome attuale "Saltusio" sia alle caratteristiche della zona.

In analogia con gli undici "Schildhöfe", dislocati in posizione strategica lungo le rive del Passiria e tutt'ora esistenti, Saltusio fu il primo e più antico "Schildhof" (= maso dello scudo o scudiero) della valle. Sottomesso unicamente alla giurisdizione del Tribunale Generale del Principato, in tempo di guerra rivestiva il particolare compito di sorvegliare la strada che conduceva al Passo Giovo e, in tempo di pace, era tenuto a fornire doni in natura, quali ad esempio pesce e selvaggina, alla Corte di Castel Tirolo. Per tali ragioni, godeva di numerose esenzioni e privilegi da parte dei nobili, dei borghesi e della Chiesa.

Un documento dell'allora principe regnante testimonia che nel 1317 alcuni abitanti della Val Passiria furono nominati "scudieri" ed elevati così a uno stato nobiliare. In cambio dei loro servizi militari, questi servitori del Principato godevano del diritto di caccia e di pesca per le personali necessità ed erano esentati da particolari tributi.

Attorno al 1670 presso il maso blasonato di Saltusio si tenevano occasionalmente delle udienze giudiziarie, sebbene esso non sia mai stato menzionato quale sede giudiziaria ufficiale della valle.

Nel 1809, all'epoca della sollevazione tirolese, Andreas Hofer tenne frequenti consigli presso il Saltauserhof con i suoi contadini tirolesi e in alcuni casi le profonde cantine dell'edificio funsero da prigione temporanea per gli avversari catturati, tra cui bavaresi e francesi.

Nel corso dei secoli lo Schildhof ha cambiato più volte proprietari e locatari. A metà del XIX secolo Josef Valentin Haller di Saltusio, anche sindaco di Merano, ristrutturò l'edificio principale e quelli secondari per ospitare i numerosi ospiti che d'estate amavano trascorrere le vacanze nelle vicinanze della cittadina termale. A cavallo dei due secoli, in seguito a numerose difficoltà finanziarie, il maso fu messo all'asta dal comune di Merano e appaltato più volte, il che condusse a un suo progressivo decadimento.

Nel 1936 Josef Pircher di Tirolo acquistò il complesso e il terreno circostante, adattando l'edificio alle esigenze del turismo moderno e mantenendo tuttavia la struttura originale e la tradizionale bellezza della casa. Pose così la prima pietra di quello che divenne un albergo ben avviato ed esemplare per il servizio e l'ospitalità.